10 principi guida per comunicare online da leggere e rileggere.
Scopri il manifesto della Comunicazione non ostile. Parole gentili aiutano a rendere la vita migliore in famiglia, a scuola, a lavoro, sui social. Ecco alcuni spunti.
Hai mai pensato al potere delle parole?
Quelle che usiamo ogni giorno, sia di persona che online, possono costruire o distruggere relazioni, influenzare il modo in cui gli altri si sentono e, nel caso di figli, nipoti, studenti, allievi di qualsiasi disciplina, plasmare la loro autostima e il loro modo di interagire con il mondo.
Il Manifesto della Comunicazione Non Ostile è uno strumento prezioso per tutti, grandi e piccoli, che ci aiuta a riflettere sul modo in cui comunichiamo e a scegliere parole più gentili e rispettose.
Nato nel 2017, contiene 10 principi validi ancora oggi.
Per saperne di più visita il sito ufficiale https://paroleostili.it/manifesto/
Ma come possiamo applicare questi principi nella vita quotidiana?
Perché è importante?
- Modello positivo: I bambini/ragazzi imparano per imitazione. Se un genitore, un docente, un adulto di riferimento usa un linguaggio rispettoso e costruttivo, i bambini/ragazzi faranno lo stesso.
- Clima sereno: Una comunicazione aperta e non ostile favorisce un clima familiare, scolastico, lavorativo più sereno e collaborativo.
- Autostima: Quando ci sentiamo ascoltati e compresi, la nostra autostima cresce. Questo vale per tutti, grandi e piccoli.
- Prevenzione del bullismo: Insegnare ai nostri figli a comunicare in modo rispettoso li aiuta a prevenire e contrastare il bullismo, sia a scuola che online.
Come applicare il Manifesto nella vita offline?
- Ascoltare attivamente: Mettiamoci nei panni dei nostri figli, cerchiamo di capire i loro punti di vista e dimostriamo che le loro opinioni sono importanti.
- Usare un linguaggio positivo: Evitiamo le critiche e i giudizi, preferendo invece gli incoraggiamenti e i feedback costruttivi.
- Rispettare le differenze: In famiglia, come nella società, siamo tutti diversi. Insegniamo a valorizzare le differenze e a rispettare le differenze.