Lo spot della Deutsche Telekom che ogni genitore dovrebbe vedere almeno una volta.
Il video è particolarmente toccante perché per la prima volta è stato creato un deepfake di una bambina di nove anni che sembra una donna adulta, capace di parlare e argomentare come un adulto.
Cos’è un deep fake?
I deepfake sono foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale (AI) che, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare, in modo estremamente realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e a imitare fedelmente una determinata voce. Come suggerisce anche il Garante per la privacy, i deep fake sono la forma più grave di furto di identità, ma nel caso dello spot della Deutsche Telekom é stato un mezzo di una efficacia pazzesca per far riflettere i genitori sui propri comportamenti.
Torniamo allo spot
É la storia di Ella, una bimba che, invecchiata dall’intelligenza artificiale, si rivolge direttamente ai propri genitori in un futuro non meglio precisato, mettendoli in guardia circa i rischi che essi stessi le stanno facendo correre condividendo video, audio, foto.
É il fenomeno dello sharenting.
Cos’è lo sharenting?
Il termine "sharenting" deriva dalla fusione delle parole "share" (condividere) e "parenting" (essere genitore), e si riferisce alla pratica di condividere foto, video e informazioni sui propri figli sui social media.
I Rischi dello Sharenting
Come evitare di far correre ai propri figli questi rischi?
- Limitare le Condivisioni: pensare bene prima di pubblicare foto o informazioni dettagliate sui propri figli. Considerare se è davvero necessario e se potrebbe avere conseguenze a lungo termine.
- Regolare le Impostazioni di Privacy: assicurarsi che le impostazioni di privacy sui propri account social siano adeguate e restringere l’accesso solo a persone di fiducia.
- Evitare Dati Sensibili:Non condividere informazioni sensibili come l’indirizzo di casa, la scuola frequentata o la data di nascita completa.
Lo sharenting può sembrare un modo innocuo per condividere le gioie della vita familiare, ma i rischi associati non vanno sottovalutati. Proteggere la privacy e la sicurezza dei nostri figli deve essere una priorità. Con un po’ di attenzione e consapevolezza, possiamo continuare a goderci i social media senza esporre i nostri figli a pericoli inutili.